
“Abbiamo scoperto – spiega Vendruscolo – che la squalamina si lega alle membrane lipidiche impedendo all’alfa-sinucleina di attaccarsi a sua volta, e così bloccandone il processo tossico di aggregazione”. Benché condotto al momento solo in laboratorio su cellule e su animali modello di malattia, lo studio è promettente per il fatto che la squalamina è già da tempo oggetto di sperimentazioni cliniche contro il cancro e altre malattie, quindi una sperimentazione su pazienti con Parkinson potrebbe iniziare in tempi ragionevolmente brevi. L’inizio dei trial è in programma tra qualche mese – anticipa
Vendruscolo. Questi trial saranno condotti da Michael Zasloff, il nostro coautore, che è anche la persona che ha scoperto la squalamina circa 20 anni fa come antibatterico naturale”.
